Brano: Ortigara, Divisione
Giacomo Chilesotti (a sinistra) con due compagni di lotta
« Mazzini », con la « Martiri di Granezza » e la « Loris » (dal nome di battaglia di Rinaldo Arnaldi, caduto nel settembre 1944), operanti nella zona pedemontana (Thiene, Fara) e di pianura CVil laveria, Dueville); e la Brigata «Giovane Italia », presente nel territorio intorno a Bassano,
Come si legge in una relazione sugli « ultimi fatti d’arme » e sugli impegni delle diverse Brigate, scritta il 28.5.1945, cioè dopo la Liberazione: « Il territorio della Divisione si estese parte in pianura e parte nella zona montana. Ne venne una netta divisione di compiti: mentre le formazioni di pianura si mantenevano con organico relativamente piccolo, dato il compito del sabotaggio e dell’azione rapida di disturbo, le formazioni di montagna assumevano un organico più completo così da prendere l'aspetto di veri e propri reparti militari ».
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[...]arti ma tenersi pronte a effettuare rapide operazioni di disturbo e rientrare prontamente alle basi. La cronaca del febbraioaprile 1945 riporta infatti numerose azioni di questo genere: interruzioni di linee telefoniche, distruzioni di ponti, attacchi notturni con brevi azioni di fuoco contro autocolonne nemiche, disarmo e cattura di piccoli gruppi isolati.
In pianura e nella zona pedemontana, le Brigate « Loris », « Martiri di Granezza » e « Giovane Italia » effettuarono importanti atti di sabotaggio contro le maggiori vie di comunicazione della zona: la ferrovia VicenzaSchio e le strade provinciali del triangolo SchioVicenzaBassano. Allo stesso modo, Sull’Altopiano di Asiago e nella vai Sugana pattuglie della Brigata « Sette Comuni » diressero con assiduità la propria azione contro le opere e i magazzini dell’Organizzazione Todt e contro le caserme della R.S.I., prelevando armi, esplosivi, viveri, vestiario, e distruggendo automezzi; nello stesso tempo portarono frequenti attacchi a reparti nazifascisti che percorrevano le strade di montagna. [...]
[...]omunicazione per ostacolare il traffico nemico; a quelle operanti suH’Altopiano venne affidato il compito di impedire ai tedeschi di guadagnare la linea difensiva costruita dalla Todt neH'inverno 194445. Nel quadro di tali operazioni, la Brigata « Fiamme verdi » interruppe in numerosi tratti la strada della vai Sugana, facendo saltare i ponti di Campiello, Grigno ed Enego. Nel contempo altre Brigate (soprattutto la « Martiri di Granezza » e la « Giovane Italia ») effettuavano azioni di controsabotaggio, salvando da sicura
distruzione alcuni importanti impianti industriali: ciò che avvenne a Montecchio Precalcino per la polveriera, a Lugo per le Cartiere Burgo, a Bassano per le Smalterie Venete.
Fra il 23 e il 24 aprile iniziò l’attacco risolutivo contro i presidi fascisti dell’Altopiano e i reparti isolati della pianura: nei giorni successivi caddero l’una dopo l’altra in mano dei partigiani dell'« Ortigara » molte delle possibili oasi di difesa delle truppe nazifasciste, come Fara, Calvene, Rubbio, Valrovina, Campese, Strigno, Foza. Vista in[...]
[...]sibili oasi di difesa delle truppe nazifasciste, come Fara, Calvene, Rubbio, Valrovina, Campese, Strigno, Foza. Vista in tal modo bloccata la strada della vai Sugana, il nemico fu costretto a dirottare le proprie forze in ritirata verso Feltro e Belluno, mentre alcuni reparti dell’« Ortigara » si aggregavano all’avanguardia angloamericana per affiancarla nell’azione su Bassano. II 29 aprile la città fu liberata anche grazie ai partigiani della « Giovane Italia » che avevano validamente operato a sostegno delle truppe alleate, sgomberando il terreno da ogni centro di difesa nemica. Durante le vittoriose giornate di aprile, la Divisione « Ortigara « dovette sfortunatamente subire la perdita dell’intero Comando: Il 27 aprile Carli e Chilesotti (e, con loro, Attilio Andreetto, vicecomandante della Brigata «Loris»), mentre si recavano a Longa appena liberata per condurre le trattative di resa con gli ufficiali di un reparto della S.S. italiana, si scontrarono nei pressi di Sandrigo con un reparto tedesco. Catturati, furono immediatamente fucilati alle p[...]